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Che cos'è un contattore elettrico?

22 Nov 2023
Che cos'è un contattore elettrico?

Che cos'è un contattore elettrico?

Un contattore elettrico è un tipo specifico di relè elettromagnetico progettato per gestire carichi elettrici significativi. È indispensabile quando il carico da comandare supera la potenza che può gestire l'elemento di comando: resistori, motori o altri ricevitori di elevata potenza. I contattori funzionano in modo simile agli interruttori: permettono di stabilire o interrompere la trasmissione di un segnale elettrico. La differenza principale tra un contattore e un relè è che i contattori sono più robusti poiché supportano correnti molto più elevate rispetto ai relè (fino a 10-12 ampere).

Qual è il ruolo di un contattore?

Potresti aver bisogno di un contattore per mettere in funzione automaticamente apparecchiature elettriche come lavatrici, termosifoni, lavastoviglie, bollitori, ecc.

Nota: i contattori non sono componenti indispensabili nell'impianto elettrico, ma il loro utilizzo può apportare notevoli vantaggi.

Di cosa è composto un contattore?

Un contattore è costituito da diversi componenti:

  • Una bobina
  • Un anello di sfasamento
  • Una molla di richiamo
  • Contatti ausiliari aperti o chiusi
  • Un circuito magnetico (parte mobile dell'elettromagnete e parte fissa dell'elettromagnete)

Come funziona un contattore?

Il contattore viene installato nel quadro elettrico. Può essere a comando manuale e quindi avere 3 posizioni distinte che possono essere azionate manualmente:

  • Marcia automatica
  • Arresto
  • Forzatura

La bobina del contattore può essere alimentata in corrente alternata o continua (da 5 a 500 V). Quando la bobina è alimentata, genera un campo magnetico: la parte mobile dell'armatura viene attratta contro la parte fissa e i contatti si chiudono (o si aprono, a seconda del modello). Quando la bobina non è più alimentata, la molla di richiamo separa le due parti dell'armatura e mantiene i contatti di potenza nella posizione predefinita. Ad esempio, questo consente al fornitore di energia elettrica di controllare l'attivazione dei dispositivi elettrici se si è sottoscritto un contratto con tariffe differenziate per fasce orarie.

Esistono diversi modelli di contattori, con o senza contatti ausiliari integrati aperti o chiusi. È possibile aggiungere moduli o blocchi ausiliari a questi contattori, che serviranno esclusivamente per il controllo remoto o la segnalazione.

Quando si parla di contatti, si utilizzano diverse terminologie. Si possono trovare le sigle NO, NC, NF, F, O.

I contatti NO (normalmente aperti) sono, come indica il nome, normalmente aperti, ovvero quando il contattore non è alimentato il contatto è aperto e, per estensione, si può dire che è a chiusura (F) poiché quando si alimenta il contattore il contatto si chiude. Per analogia, NF (normalmente chiuso) significa che il contatto è normalmente chiuso, equivalente a NC nella terminologia inglese, e sarà un contatto ad apertura (O). Questa terminologia si applica sia ai contatti principali (quelli che alimentano il dispositivo da controllare) sia ai contatti ausiliari (quelli che forniscono informazioni sul funzionamento del contattore).

Quali sono i criteri principali per la scelta di un contattore?

Ecco un elenco di criteri da considerare per scegliere correttamente il contattore adatto al vostro impianto:

  • Necessità di un comando manuale (contattore per scaldabagno o altrimenti chiamato contattore a tariffa ridotta)
  • Tensione di comando della bobina del contattore
  • Tensione di alimentazione del ricevitore
  • Corrente del ricevitore
  • Numero di contatti di potenza (1, 2, 3, 4)
  • Il tipo di contatto di potenza:

> Esistono diverse denominazioni per il tipo di contatto

  • Normalmente aperto NO (Normalmente Aperto) o chiamato anche contatto di chiusura F (Fermata)
  • Normalmente chiuso NC (Normalmente Chiuso) o chiamato anche contatto di apertura O (Apertura)